La privacy è un valore che va difeso in modo imprescindibile perché ha a che fare con l’intimità della vita privata e degli affetti personali. Proprio per questo a Corrado Formigli va la massima solidarietà per il disdicevole episodio della foto della propria abitazione comparsa sui social, accompagnata da una descrizione accurata del suo interno. Ma è bene sottolineare che la privacy, come ha giustamente detto Matteo Renzi, non si invoca solo per gli amici o solo quando si è vittima in prima persona. La doppia morale è inaccettabile. Non si capisce il perché di un doppiopesismo tra politica e giornalismo, come se la prima fosse sempre e comunque colpevole di ogni male, anche di quello di tutelare la propria privacy. So bene cosa significa vedere violata la propria privacy. Nel 2012, in occasione della campagna elettorale per le comunali di Civitavecchia, la mia famiglia è stata oggetto di un’azione continua di spionaggio e violazione della privacy. So cosa si prova quando ci si ritrova le telecamere in casa o fuori dalla finestra. Posso inoltre immaginare come si saranno sentiti coloro che, non indagati, alle 5 di mattina hanno subito la perquisizione di telefoni e pc. Anche loro hanno una famiglia, la cui serenità, come quella della famiglia di Formigli, va tutelata. Per questo credo che sia necessario affermare il valore della privacy sempre. Non a corrente alternata.
