La propaganda della paura di Salvini

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“Chi è al governo governi, non è il momento delle polemiche… Governi senza timore ma senza pregiudizi. Vengano sigillati i confini. Dio non voglia che nell’800% in più di sbarchi ci sia un solo caso di virus….Ne va della salute di decine di milioni di persone. Se Conte non è in grado di garantire la salute pubblica, si faccia da parte”
E niente…non ce la fa proprio…continua con la sua becera propaganda contro gli sbarchi e specula sulla morte delle persone…
“Una preghiera per la prima vittima italiana del Coronavirus e un pensiero alla sua famiglia. Forse ora qualcuno avrà capito che è necessario chiudere, controllare, blindare, bloccare, proteggere?”
Lo sciacallo della propaganda della paura non si ferma davanti a nulla…chissà se l’untore dell’odio verso lo straniero sa come sono andate realmente le cose e come il virus sia arrivato nel nostro paese? Beh glielo dico io: a gennaio un distinto manager italiano, torna dalla Cina per un viaggio di lavoro, pochi giorni dopo, scoppia l’emergenza per il virus e l’Italia, primo paese europeo decide di sospendere i voli da e per quel paese, inoltre gli organi competenti, invitavano tutti quelli che erano andati in Cina e che avevano avuto contatti con chi proveniva da quel paese a recarsi al PS, rispettando le prescrizioni delle autorità sanitarie e chiamando 112 e 118 per farsi prelevare da personale adeguatamente protetto, ma il manager lombardo, italiano DOC, se ne frega, e non solo non dichiara nulla del suo recente viaggio in Cina, ma va a cena con un altro “genio”, lombardo di 38 anni che, pur sapendo che il suo amico era tornato dalla Cina, ci porta anche la moglie incinta. Capita poi che il trentottenne lombardo si ammala, ma non va subito dai medici, aspetta e solo quando la malattia si aggrava decide di ricorrere ai medici… ma secondo voi racconta i fatti accaduti? Ma certo che no…perche dichiarare di aver avuto contatti con un uomo che aveva viaggiato in Cina? Non lo dice al suo medico di base… che adesso è infetto e potrebbe aver infettato altri…i suo pazienti ad esempio.. non lo dice ai medici del Pronto Soccorso… che potrebbero averne infettati altri ancora… il trentottenne lombardo non dice nulla nemmeno quando si aggrava ulteriormente, e quindi deve essere ricoverato in terapia intensiva..solo in quel momento, è la moglie, dopo le innumerevoli insistenze dei medici, a parlare…e solo a questo punto scattano, logicamente in ritardo, tutte le misure di emergenza…per cui caro Salvini..basta giocare con la paura, basta propaganda dell’odio, basta con il terrorismo delle parole..non serve chiudere porti…quello che ci serve è aprire le menti…

Massimo Erbetti