La questione FCA va affrontata con serietà

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C’è in ballo il lavoro di decine di migliaia di nostri concittadini.

La FCA chiede di accedere al prestito con garanzia pubblica? Bene, ha le condizioni tecniche per farlo, la filiale italiana paga le tasse nel nostro Paese.

Ma vista la dimensione della richiesta lo Stato deve dettare condizioni chiare: un piano di investimenti in Italia e una strategia di rilancio adeguata al futuro dell’industria automobilistica.
A cominciare, ad esempio, da una vera svolta green che consenta di tenere il passo con le altre case automobilistiche europee, a loro volta destinatarie di finanziamenti statali.

Il tema della sede fiscale esiste, ma bisogna individuare la sede più opportuna in cui affrontarlo. Non una trattativa con una singola azienda, ma una questione politica da porre al tavolo dell’UE: è lì che bisogna lavorare perché finisca la concorrenza fiscale sleale di Paesi come l’Olanda.