La Procura di Roma ha aperto un’indagine su un caso di presunta violenza da parte di un magistrato, procuratore generale della Cassazione, nei confronti della giovane compagna, che lo ha denunciato. Lui è stato per ora sospeso dall’incarico e lei allontanata dalla comune abitazione. Ora la giustizia farà il suo corso. E noi confidiamo che lo faccia nel più breve tempo possibile.
Da questo episodio, di cui sono chiare la delicatezza e anche la portata, emergono con chiarezza due aspetti che confortano la nostra battaglia quotidiana.
Primo: denunciare è sempre importante. Una giovane donna si è sentita sopraffatta, ha scelto di denunciare e seppur in una posizione di apparente minore forza è stata coraggiosa e ha trovato la forza per farlo.
Secondo: esistono tanti operatori pronti finalmente a credere alle donne e alle loro denunce. Magistrati che sanno leggere, interpretare ed accogliere le richieste delle donne, il loro grido di aiuto, anche in situazioni delicate come questa. È uno spiraglio di fiducia importante che noi vogliamo leggere come un messaggio di speranza, affinché finalmente anche su questo piano si cambi totalmente registro.
