La revisione della soglia dei 500 parti all’anno era un tema sul quale il ministro Grillo stava lavorando da tempo

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Lavoro che solo l’incoerenza della Lega di Salvini ha interrotto. Per questo l’annuncio di oggi di Bonaccini non è una novità. Quello che consigliamo a lui e al nuovo ministro della Salute è di non limitarsi ad annunciare novità per i punti nascita ma di attuarli per davvero.
Soltanto pochi mesi fa la Regione continuava a ribadire di essere disponibile a riaprire i punti nascita ma che l’ultima parola spettasse al Governo.
Oggi registriamo la giravolta di Bonaccini con la speranza però che sia davvero quella giusta
Ribadiamo però che il tema della riduzione della soglia minima per gli standard di sicurezza era un tema a cui la ministra Giulia Grillo stava lavorando già da tempo. Quindi se una soluzione si troverà in questo senso sarà il frutto di un percorso iniziato già da tempo, ovvero da quando il M5S è al governo.
Visto che però la partita sulla riapertura dei punti nascita è ancora aperta, crediamo che la Regione possa anche concentrare i suoi sforzi sul miglioramento dell’assistenza pre e post parto, così come abbiamo chiesto in una risoluzione depositata poco tempo fa in Assemblea Legislativa. Sarebbe un segnale concreto di attenzione verso i bambini e le loro mamme in attesa di ripristinare il diritto all’assistenza negata a quei territori dove i punti nascita sono stati chiusi.