«Questo sequestro é una perdita di tempo ingiustificabile e un abuso volto a impedire gli sforzi per salvare vite». La comandante Carola Rackete torna alla carica. La procura di Agrigento ha disposto il dissequestro penale della Sea Watch 3, ma la nave resta bloccata sotto sequestro amministrativo nel porto di Licata per effetto del decreto-sicurezza bis. E lei vuole dettare la linea: «Se i governi non agiscono, come cittadini europei dobbiamo fare in modo che nessuno muoia in mare, almeno fino a quando non ci sarà un’adeguato dispositivo di soccorso e alternative sicure e legali alla migrazione, non nelle mani dei trafficanti».
L’attacco della Sea Watch
«La legge sul pacchetto sicurezza – evidenzia Giorgia Linardi, portavoce di Sea-Watch – calpesta il dovere di un comandante di portare in salvo naufraghi soccorsi in mare e colpisce la dignità di un Paese che oggi considera una nave che salva vite, adempiendo a un dovere di legge e a un obbligo morale, come una minaccia alla sicurezza e all’ordine pubblico. Chiediamo altresì che si faccia luce sulla responsabilità di chi ha ordinato che quell’ingresso fosse impedito». fonte https://www.secoloditalia.it