Sono gli enti locali che hanno spesso impedito di usufruire dei fondi europei per la modernizzazione e un rilancio economico della regione ed anche per le necessità più basilari. Ma con l’arrivo dei fondi del Pnrr qualcosa sta cambiando. Intanto oggi i ministeri delle Infrastrutture e della Coesione Territoriale porteranno in conferenza delle regioni l’elenco dei progetti immediatamente cantierabili da qui al 2026 per far ripartire il Mezzogiorno, tra i quali ce ne sono 8 che riguardano la regione siciliana per un totale di 118,2 milioni di euro.
Si tratta della sistemazione dell’area logistica del porto di Termini il collegamento fra l’area industriale di Trapani e il porto, i corridoi fra l’autostrada A19 e i porti di Gela e Licata, le strade di accesso ai porti di Riposto e Sant’Agata Militello, la strada per l’interporto di Catania e le vie di accesso al porto di Augusta. Gli interventi saranno assegnati alle Autorità portuali con la collaborazione di Anas e Rfi, e partiranno entro la fine del 2023 per concludersi in 3 anni, come richiede il Pnrr. Contemporaneamente la regione, messa sotto pressione, lavora all’ala siciliana del piano.
La settimana scorsa è stato pubblicato il bando “Sicuro, verde e sociale” che stanzia 230 milioni di euro in 5 anni dal fondo complementare al Pnrr per la riqualificazione dell’edilizia popolare di tutta l’isola. Prende anche forma il Centro di ricerca internazionale per l‘idrogeno: obiettivo, realizzare una struttura capillare per la ricerca, con un hub che potrebbe trovarsi nell’Etna Valley e snodi in diversi punti della regione.
A Catania inoltre ieri è stato dato il via libera al finanziamento da 185 milioni per la riqualificazione urbana della provincia e 230 milioni per le case popolari in tutto il territorio. Le persone non si rendono conto di come è cambiato il paese, e regioni tradizionalmente conservatrici come la Sicilia, grazie alla presenza dei continui stimoli del Movimento 5 Stelle. Rimane l’enigma di come così tante persone di queste regioni continuino a sostenere forze che non sono riuscite neppure a garantire l’acqua corrente durante i periodi estivi!!!
Mauro Coltorti



