La stazione Milano Centrale ormai è il Bronx

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Milano  – E’ difficile che passi un giorno senza che nei pressi della Stazione Centrale di Milano si verifichi un fatto delittuoso con protagonisti stranieri. Lunedì sera, poco dopo le 22, uno di questi esasperanti episodi. Un giovane italiano di 24 anni è stato minacciato con un punteruolo e rapinato del cellulare e di una banconota da 50 euro da un nordafricano. Dopo l’aggressione, l’immigrato si è dato alla fuga, inseguito vanamente dalla vittima che ha poi deciso di denunciare il fatto alle forze dell’ordine.

Situazione al collasso

La scia di situazioni come questa è interminabile e a poco sembrano servire le misure di presidio del territorio messe in campo. A settembre, solo per citare uno degli episodi più violenti, uno yemenita con permesso di soggiorno scaduto, proprio in piazza Duca d’Aosta, davanti alla stazione, ha accoltellato alla gola un militare in servizio per l’operazione “Strade sicure” (oltre al danno la beffa!), al grido di “Allah Akbar”. A denunciare, per l’ennesima volta, la situazione è stato in questi giorni l’assessore alla Sicurezza della Regione Lombardia, Riccardo De Corato, di Fratelli d’Italia. “La Stazione Centrale di Milano – ha detto – è da tempo area in cui si concentrano spacciatori, rapinatori e borseggiatrici stranieri. Urge pertanto l’apertura del Centro Permanenza per i Rimpatri di via Corelli che ho trovato quasi ultimato durante la mia visita il 26 settembre scorso”. “Dobbiamo ringraziare la Polfer per i quotidiani arresti – ha aggiunto De Corato – soprattutto di extracomunitari in una zona diventata tra le più pericolose della città. A Milano, secondo i dati di Polis e Orim, sono presenti 48.900 clandestini. Chiedo inoltre – ha concluso l’esponente di FdI – di controllare sistematicamente tutti coloro i quali bivaccano nei pressi della stazione, l’ultimo blitz risale a quattro mesi or sono”.