La Toscana è ROSSA

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Rossa di vergogna per aver scelto di non proteggere per prima i più fragili.
Rossa di vergogna per essersi vantata di rientrare fra le regioni che hanno vaccinato di più numericamente, ma che è all’ultimo posto in Italia per vaccini a chi ne ha più bisogno.
Rossa di vergogna per aver esercitato, durante una pandemia, quel potere di autonomia regionale “light” come la chiamano quelli di centrosinistra, in materia di sanità, che fa sì che i super fragili, gli ultra ottantenni, che erano stati indicati dal governo centrale come prioritari, siano stati scavalcati da avvocati quarantenni, da impiegati di aziende sanitarie che fanno lavoro d’ufficio e non sono a contatto con il pubblico;
Toscana rossa di vergogna per farmi arrivare a scrivere contro ad alcuni, come ho fatto nel paragrafo precedente.
Toscana rossa di vergogna per farci scannare fra di noi col click day per il vaccino dell’altro giorno, con le telefonate giornaliere degli anziani al proprio medico di base per avere ALMENO una data – per intravedere quella luce in fondo al tunnel
Rossa di vergogna per aver portato l’ultra novantenne Giancarlo a lasciare la sua “dose” a favore della mamma di un ragazzo superfragile. E no, alla vista di quel servizio che tutto tronfio annunciava la bontà di quel gesto, non mi è venuto da sorridere con compassione, ma mi è montata una gran rabbia dentro, perché accettiamo che ciò avvenga.
Toscana Rossa – bei tempi (andati), quando quel colore associato a questa regione evocava una posizione politica che faceva delle scelte a tutela di tutte e tutti.
Buongiorno dalla Toscana entrata a gamba tesa in zona rossa

Antonella Bundu