La vicenda dell’arresto (non convalidato) di Carola e le possibili conseguenze

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Il provvedimento del GIP che giustamente non convalida l’arresto di Carola ritenendo lecita la sua condotta perché conforme al dovere di condurre i naufraghi tratti in salvo nel porto sicuro più vicino prelude ad una altamente probabile archiviazione del procedimento.

A quel punto la Capitana potrebbe chiedere ed ottenere dallo Stato italiano, ai sensi degli artt. 314 e 315 c.p.p. un’equa riparazione per l’ingiusta detenzione (arresti domiciliari) subita.

Sul versante amministrativo, un Prefetto che per assecondare un Ministro firmasse un’espulsione illegittima nei confronti della cittadina UE #CarolaRackete di cui il GIP ha accertato liceità della condotta, in assenza di concreto pericolo x sicurezza e ordine pubblico, si assumerebbe una grave responsabilità e ne risponderebbe solo lui.

In ogni caso non sussistono i presupposti per la convalida di simile provvedimento da parte della magistratura.

Infatti, il d.lgs. 6 febbraio 2007, n. 30
(Attuazione della direttiva 2004/38/CE relativa al diritto dei cittadini dell’Unione e dei loro familiari di circolare e di soggiornare liberamente nel territorio degli Stati membri) stabilisce che il diritto di ingresso e soggiorno dei cittadini dell’Unione puo’ essere limitato con apposito provvedimento solo per: motivi di sicurezza dello Stato; motivi imperativi di pubblica sicurezza; altri motivi di ordine pubblico o di pubblica sicurezza.

I provvedimenti di allontanamento sono adottati nel rispetto del principio di proporzionalita’ e non possono essere motivati da ragioni di ordine economico, ne’ da ragioni estranee ai comportamenti individuali dell’interessato che rappresentino una minaccia concreta, effettiva e sufficientemente grave all’ordine pubblico o alla pubblica sicurezza.

Persino l’esistenza di condanne penali non giustifica di per se’ l’adozione di tali provvedimenti.

E infine, il commento del ministro al provvedimento del GIP che non ha convalidato l’arresto di #CarolaRackete è potenzialmente eversivo: vuole assoggettare la magistratura, che la Costituzione vuole autonoma e indipendente, al potere esecutivo.

Gli anticorpi della Repubblica sono chiamati ad un superlavoro ma anche i cittadini non possono restare indifferenti.