L’acqua pubblica fa bene alla #ripresa economica e all’ambiente

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Vanno almeno raddoppiati i 4,38 miliardi destinati dal #PNRR per risolvere i problemi di gestione dell’acqua

ARERA stima in 10 miliardi necessari solo per ridurre le perdite (dispersione idrica), garantire la continuità della fornitura e migliorare la qualità dell’acqua destinata al consumo umano.

Il #PNRR si basa su una logica privatistica e prevede il superamento delle gestioni pubbliche con un graduale passaggio alla gestione privata favorendo gestioni integrate pubblico-privato.

A 10 anni dal Referendum con cui gli Italiani hanno scelto l’acqua pubblica non è stata rispettata quella volontà #popolare. Questi i risultati:• Ogni giorno la rete idrica perde per dispersione 156 litri di acqua per abitante (Istat).
• L’acqua persa in un anno darebbe acqua sufficiente per il consumo di 44 milioni di persone.
• 20 milioni di italiani non sono collegati agli impianti di depurazione delle acque reflue urbane.
• Le tariffe del servizio idrico sono raddoppiate (oltre 90%) negli ultimi 10 anni (dato Cgia), mentre il costo della vita è salito del 15%.

L’ALTERNATIVA C’È si batte per l’acqua pubblica dal prelievo da sorgenti e falde agli interventi per renderla potabile, dagli acquedotti alle fognature e impianti di depurazione. Acqua pubblica e sicura.

Il ciclo della filiera dell’acqua interamente a gestione pubblica è una grande opportunità sia in termini economici e di nuovi posti di lavoro, sia di lotta al cambiamento climatico e contenimento dell’impatto su #ambiente.