L’Aids lo portò via, più di 20 anni fa ormai. Il 14 novembre del 1996

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Giuliano morì a soli 38 anni, dopo aver contratto l’Aids.
Per molto tempo, circa la sua morte circolarono diverse voci. Nel mondo del calcio, nessuno ha mai voluto parlare apertamente di Aids. Un ambiente, quello del pallone, in cui fare coming out è molto difficile, per non dire impossibile.
A distanza di anni si può fare outing per la prima volta. Anche per chiarezza e informazione. Per aiutare i giovani a non sbagliare. Giuliano è morto di Aids.
Tra le varie teorie circolate sulla sua morte, si parlò di un possibile contagio avvenuto al matrimonio di Maradona, a Buenos Aires: potrebbe essere. Nessuno l’ha mai saputo. Nessuno lo saprà. Sicuramente è stato un contagio sessuale con una donna. La droga non c’entra nulla.
Non perdono il mondo del calcio, perchè ha trattato Giuliano
con diffidenza. Paura. Distacco. Tuttora nessuno lo ricorda più, nessuno parla più di lui. Solo perché l’Aids è una malattia scomoda, dà fastidio in un ambiente come quello del pallone. E tutto questo mi ferisce, mi amareggia. Non è giusto“.

Le parole di Raffaella Del Rosario, ex moglie di Giuliano Giuliani, portiere del Napoli del biennio 88-90 con cui ha vinto la Coppa Uefa e lo scudetto, morto dopo aver contratto l’Aids.
Il virus dell’Hiv, ogni anno, miete migliaia di vittime in tutto il mondo. Una malattia dura, difficile da combattere, che ha colpito anche persone del mondo dello spettacolo e dello sport.
Oggi che è la giornata mondiale della lotta all’Aids, vogliamo ricordare il grande Giuliani, invitando i più giovani a non commettere errori.
Riposa in pace Giuliano                                                                                                                        FONTE calcio totale facebook