LANDINI: NON SIAMO UN PAESE INVASO, MA UN PAESE DI EVASORI

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“Salvare le vite non è un reato e dall’altra parte basta fare campagna elettorale: ci sono i problemi delle persone che vanno affrontati e risolti. Ci hanno fatto credere che saremmo un paese invaso quando in realtà siamo un paese di evasori e quando il problema non è chiudere i porti, ma evitare che i giovani italiani se ne vadano via dal nostro Paese: credo che bisogna smetterla”. Lo ha detto a Chieti il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, parlando del momento politico che sta vivendo l’Italia. “Come Cgil, Cisl e Uil in questi mesi ci siamo mobilitati – ha spiegato – siamo scesi in piazza e stiamo facendo delle proposte precise, stiamo chiedendo di cambiare le politiche economiche e sociali di questo Governo perché non stanno rispondendo alle esigenze che le persone hanno: la precarietà c’e’ ancora, la ripresa non c’è, abbiamo evitato per fortuna un’infrazione europea ma c’è bisogno di cambiare. Come è noto la flat tax cosi’ come l’hanno descritta fino a oggi non ci convince perché per noi bisogna fare una vera riforma fiscale che abbassi le tasse a chi le paga, lavoratori dipendenti e pensionati, combatta davvero l’evasione fiscale e allo stesso tempo in un paese dove come dice la banca d’Italia la ricchezza patrimoniale e’ quattro volte e mezzo il debito pubblico e questa ricchezza è concentrata al 50 per cento nel 10 per cento delle persone, bisogna andare a prendere i soldi dove sono per fare gli investimenti e creare lavoro”.