“L’ASSALTO AL PORTAVALORI A FOGGIA, EMBLEMA DI UN PAESE ABBANDONATO DALLE ISTITUZIONI”

0
128

VINCENZO MORELLI (CONFEDES): “L’ASSALTO AL PORTAVALORI A FOGGIA, EMBLEMA DI UN PAESE ABBANDONATO DALLE ISTITUZIONI”

L’amara riflessione di Vincenzo Morelli, esponente di Unione Cattolica e dirigente dell’Associazione economica Confedes, imprenditore attivo nel settore della vigilanza privata e della sicurezza sussidiaria: “Viviamo in una polveriera, siamo disarmati per legge, ma a chi sta arroccato nei Palazzi in mezzo a surreali crisi di governo questo particolare probabilmente sfugge. La mia memoria è andata alla strage della Grottella, dove tre guardie giurate rimasero uccise 21 anni fa in un agguato molto simile a quello avvenuto lo scorso martedì 2 febbraio sempre in Puglia e che solo per una provvidenziale fortuna non ha avuto vittime”

Il Partito Politico Unione Cattolica e la Confederazione datoriale e sindacale Confedes, con il Segretario Nazionale Ivano Tonoli e il Dirigente e Imprenditore di categoria Vincenzo Morelli, esprimono piena e totale solidarietà alle Guardie Giurate aggredite dal commando criminale che martedì 2 febbraio ha preso d’assalto, con una tecnica da banditismo tipica del far west, il furgone portavalori che viaggiava tra Candela e Foggia, bloccandone il percorso con chiodi sulla carreggiata e con carrozzerie di auto date alle fiamme.

Agghiacciante la cronaca del tentativo di rapina, nel corso del quale è stata sparata contro gli Agenti una “pioggia di proiettili”, e solo per una provvidenziale fortuna non si sono verificate vittime a seguito di questo orrendo agguato che riporta nella memoria di ognuno di noi le drammatiche scene della strage della Grottella, in provincia di Lecce, 21 anni fa, quando tre Guardie, tre padri di famiglia, persero la vita nello svolgimento del proprio lavoro di custodia del furgone che era stato loro affidato. Un evento di cui ancora oggi portiamo le ferite morali, e che vorremmo fosse nel pensiero delle nostre pubbliche Istituzioni non solo e non riduttivamente in occasione di sbadate cerimonie commemorative prive di seguito operativo, ma soprattutto e in maniera più incisiva attraverso provvedimenti di immediata efficacia che restituiscano al settore della Vigilanza privata, e a tutti i suoi Appartenenti, dignità e rango di Polizia Sussidiaria e di Ufficiali di Pubblica Sicurezza Parificati.

Si tratta di uno specifico impegno programmatico che siamo impegnati a portare avanti in ogni sede, a tutela della continuità operativa di alcune migliaia di piccole imprese e di molte decine di migliaia di occupati in una categoria di importanza fondamentale e che contribuisce al reddito nazionale per 4 miliardi di euro all’anno.

Occorre superare le attuali sterili e vacue contrapposizioni, alimentate da una certa politica politicante e auto referenziale, e prevedere interventi che fin da ora ripristinino le Tariffe di Legalità, accompagnate da idonei incentivi e sgravi fiscali, in materia da consentire agli Agenti un congruo recupero del proprio potere d’acquisto retributivo, e alle Aziende la possibilità di riattivare gli investimenti necessari alle dotazioni di sicurezza e di legittima autodifesa delle Guardie.

NON POSSIAMO PIU’ TOLLERARE DI RIMANERE IN UN LIMBO NORMATIVO NEL QUALE CI RITROVIAMO “DISARMATI PER LEGGE”!