L’attività fisica aiuta a prevenire il cancro e chi ne è già affetto a reagire meglio alle cure e a evitare le recidive

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È il messaggio che abbiamo lanciato oggi con la Fondazione Aiom per i pazienti oncologici.

Oggi il numero di italiani che vivono dopo una diagnosi di tumore è cresciuto fino a quasi 3,5 milioni (era di 2,2 milioni nel 2006) e i nuovi casi di cancro stimati nel 2019 sono diminuiti rispetto all’anno scorso (da 373mila a 371mila). Questo significa che il nostro Servizio sanitario nazionale, nonostante i tagli e le disomogeneità regionali nell’offerta assistenziale, ha fatto bene. E in Europa, va sottolineato, siamo quelli con la più alta sopravvivenza a cinque anni dalla diagnosi. Ma possiamo fare meglio. Bisogna lavorare per sviluppare le reti oncologiche in tutte le regioni, per implementare le cure palliative e diffondere la cultura della prevenzione attraverso l’estensione dello screening e promuovendo l’adesione agli inviti da parte dei cittadini, soprattutto al Centro-Sud.