L’aveva annunciata. Ed è stato di parola

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Eccola qui la risposta, gigantesca, del Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca.
Che in cinque minuti scarsi smonta e rimonta Matteo Salvini, come mai prima d’ora aveva fatto nessuno.

“Oggi – ha esordito – ci tocca perdere qualche minuto per dedicarlo a un somaro politico che ha rincominciato a ragliare.

Bene, io ritengo che quel cafone politico ha dimostrato di essere tre volte somaro. Non una volta sola.

Primo: perché, se uno organizza il 2 giugno a Roma una manifestazione insieme con la Vispa Teresa in violazione di tutte le norme anti-assembramento, e non è un giovane tifoso ma un esponente politico e segretario di partito, e poi si permette di aprire bocca, vuol dire che questo esponente politico ha la faccia come il suo fondoschiena.

Secondo motivo di “ciucciaria”, come direbbe Eduardo: si fa un assembramento notturno e l’equino domanda al Presidente della Regione: “Che dici?”, è giusto il caso di ricordare a questo somaro che l’obbligo di far rispettare le norme nazionali riguarda il Ministero dell’Interno e il prefetto. Il Presidente della Regione non c’entra niente.

Infine, se avessimo applicato gli stessi criteri di strumentalità con una regione, la Lombardia, che ha 20 volte i contagi e 40 volte i morti della Campania, avremmo scatenato una campagna di attacco e sciacallaggio senza precedenti. Ma noi, diversamente dal Neanderthal, siamo persone civili e ribadiamo la nostra solidarietà a persone che hanno sofferto situazioni inimmaginabili.”

Chiudete tutto.

Umiliazione totale. Totale.