Lavoratori anziani e infortuni sul lavoro, in agricoltura la frequenza più alta

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A occuparsi delle conseguenze dell’invecchiamento e delle loro ripercussioni sull’andamento infortunistico in Italia è un report redatto dal Dipartimento di medicina, epidemiologia, igiene del lavoro e ambientale dell’#Inail, consultabile nell’area “Comunicazione” del sito dell’Istituto.
Nel documento sono analizzati, dal 2011 al 2015, i dati infortunistici relativi ai lavoratori con una età pari o superiore ai 55 anni.

Sul un totale di 1.256 casi registrati nel quinquennio preso in esame, nell’archivio sono segnalati 442 infortuni mortali di lavoratori anziani, avvenuti principalmente nel settore agricolo (44%) e nelle costruzioni (24%), seguiti dal comparto manifatturiero, dal terziario e dai trasporti. Per quanto riguarda la tipologia di impresa, gli infortuni sono accaduti essenzialmente nelle micro imprese (80%), mentre risulta bassa (7%) la quota di casi avvenuti in aziende medio grandi, cioè da cinquanta addetti in sù.

Le modalità di accadimento più frequenti negli infortuni mortali risultano essere le cadute dall’alto (34%) e la perdita di controllo dei mezzi utilizzati (25%), molto spesso con il loro ribaltamento. Un dato, quest’ultimo, che le cronache registrano di frequente in agricoltura, in particolare con la segnalazione di incidenti nell’uso di trattori.