Lavrov: guerra in Siria “è davvero finita”

0
77
A man carries a young girl who was injured in a reported barrel-bomb attack by government forces on June 3, 2014 in Kallaseh district in the northern city of Aleppo. Some 2,000 civilians, including more than 500 children, have been killed in regime air strikes on rebel-held areas of Aleppo since January, many of them in barrel bomb attacks. AFP PHOTO / BARAA AL-HALABI (Photo credit should read BARAA AL-HALABI/AFP/Getty Images)

Il ministro degli Esteri russi Sergey Lavrov in un’intervista con i media russi ha dichiarato che la guerra in Siria “è davvero finita”.

“Il paese sta gradualmente tornando a una vita normale e pacifica. Restano ancora focolai di violenza nei territori non controllati dal governo della Repubblica Araba Siriana, come Idlib e la sponda orientale dell’Eufrate”, ha detto il Ministro.

Come dichiarato da Sergey Lavrov, adesso è importante fornire aiuti umanitari alla Siria e “far avanzare il processo politico per risolvere la crisi per stabilizzare in maniera affidabile e a lungo termine questo paese, così come la regione del Medio Oriente nel suo insieme”.

Ha aggiunto che la Russia “attribuisce grande importanza al mantenimento di contatti regolari con la Siria, compresa l’opposizione” e chiede inoltre che tutti i gruppi della società siriana partecipino al processo politico.

“In generale, la Russia sostiene il ripristino di una Siria sovrana e territorialmente integra, il rapido superamento delle conseguenze del terrorismo dilagante, il ritorno di tutti i siriani nella loro patria e il paese stesso in una “famiglia araba”, che garantisca la sicurezza e la stabilità in Medio Oriente”, ha concluso Lavrov.
La guerra in Siria e la ritirata degli Stati Uniti

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump a metà dicembre 2018 ha dichiarato la vittoria sul gruppo terroristico dello Stato islamico in Siria, osservando che questa era l’unica ragione per la permanenza dell’esercito americano nel paese. Più tardi, la portavoce della Casa Bianca Sarah Sanders ha riferito che gli Stati Uniti hanno iniziato a ritirare le truppe dalla Siria, ma che la vittoria sullo Stato Islamico non significa la fine della coalizione. L’11 gennaio un funzionario anonimo dell’esercito americano ha comunicato che gli Stati Uniti avrebbero ritirato i mezzi militari dalla Siria, ma che le truppe sarebbero ancora rimaste nel paese mediorientale.

Dal 2014, gli Stati Uniti e i loro alleati stanno conducendo un’operazione contro lo Stato Islamico, e in Siria operano senza il consenso delle autorità del paese.