Le balene assorbono il 40% dell’anidride carbonica prodotta nel mondo

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Un dato bizzarro, che potrebbe però fornire agli scienziati spunti interessanti per la lotta ai cambiamenti climatici. Gli esperti del Fondo Monetario Internazionale hanno, infatti, analizzato l’impatto delle balene sugli ecosistemi marini e soprattutto la rete ecologica che ruota attorno ai giganti dell’oceano.
La scoperta è incredibile: la presenza dei grandi cetacei è un fattore chiave per la crescita del fitoplancton, capace di contribuire al 50% di tutto l’ossigeno globale e di catturare circa 37 miliardi di tonnellate di CO2, il 40% di quella prodotta. Un potenziale pari a 1,70 miliardi di alberi, quasi 4 foreste amazzoniche!
Proteggere e aumentare le popolazioni di balene, quindi, per far moltiplicare esponenzialmente il fitoplancton negli oceani e cosi il sequestro della CO2 mondiale.
Sarà la natura stessa a fornirci una soluzione per salvare il pianeta – e l’uomo – dal riscaldamento globale?