Le banche tedesche possono contare sulla Germania, ma per l’Ue non sono “aiuti di Stato”

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Rigore e intransigenza sì, ma non per tutti. E soprattutto non quando si guarda in casa propria (o alle proprie banche). La Germania è finita nel mirino della stampa di mezzo mondo, Financial Times in testa, per il salvataggio pubblico della NordLb, con il quotidiano economico londinese a scagliarsi contro l’Unione Europea per aver chiuso gli occhi di fronte a un’operazione che ha visto, di fatto, i tedeschi attingere a fondi statali per risollevare le sorti dell’istituto in difficoltà. Una mossa azzardata di fronte alla quale la Commissione Ue non ha avuto nulla da obiettare.
Le banche tedesche possono contare sulla Germania, ma per l’Ue non sono “aiuti di Stato“”

Così, scrive il Financial Times, a rimetterci è innanzitutto Bruxelles, la cui credibilità non può che essere messa in discussione. “Un pessimo esempio di arte di governare”, una scelta che “non farà che peggiorare le condizioni per eventuali compromessi politici tra Germania, Italia e altri Paesi dell’Unione”. Sì perché quello che gli analisti sostengono, ed è difficile dar loro torto, è che a parti invertite la clemenza di Berlino avrebbe lasciato il posto al solito copione: pugni sbattuti sul tavolo, accuse, minacce. Un po’ quanto successe all’Italia quando anni fa propose un piano d’aiuto per puntellare la situazione di alcune banche.
Le banche tedesche possono contare sulla Germania, ma per l’Ue non sono “aiuti di Stato“”
Il Financial Times ha ricordato che “non è così che i politici tedeschi normalmente chiedono che le cose siano fatte quando si tratta di gestire le banche malate nell’Europa meridionale”. Il classico sistema delle due misure e dei due pesi, insomma, già denunciato tante volte in passato dagli Stati membri: l’Unione Europea sempre più germanocentrica lascia fare la Germania e non gli altri, con Berlino ad arricchire la sua già notevole collezione di scheletri dell’armadio. “Le denunce tedesche relative ai problemi bancari italiani irrisolti hanno da tempo ostacolato i progressi verso l’Unione bancaria e una più ampia integrazione dell’Eurozona”.
Le banche tedesche possono contare sulla Germania, ma per l’Ue non sono “aiuti di Stato”

La NordLb, per tornare al caso specifico, è in una situazione quasi disperata ma sarà aiutata dallo Stato tedesco, pronto alla ricapitalizzazione pubblica dell’istituto con il benestare dell’Ue. In totale, Berlino spenderà 2,8 miliardi di euro che arriveranno dai due Lander azionisti della banca, la Bassa Sassonia e la Sassonia Anhalt, e dal fondo delle casse di risparmio tedesche. Per la Commissione Europea, però, non si può parlare di “aiuti di Stato”.