LE COZZE

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Il Partito Democratico e Italia Viva sono ossessionati dalle cozze tarantine. Sono diventate l’arma letale contro il M5S. Le cozze infliggeranno una ferita mortale ai parlamentari che vogliono impedire l’ennesimo decreto salva Ilva nel quale infilare, probabilmente, un nuovo scudo penale.

Sono maestri del discettare di occupazione, sviluppo e produzione ma restano tragicamente furbi nello sviare il problema.

A Taranto SI MUORE.

Al ministro Provenzano che ride per le passeggiate nella città tarantina degli attesi turisti e si stizza per le presunte dinamiche interne del M5S, chiederemo, nell’incontro di oggi con i sindacati (sperando ci sia anche l’USB che è uno dei principali sindacati degli operato ex Ilva), COME intende procedere al fine di agevolare la produzione di acciaio.

L’idea che mi sono fatta è che si stia utilizzando la solita tecnica della denigrazione perché i vari Provenzano, Bellanova e compagnia bella sono, come sempre, privi di visione, lontani dai cittadini, troppo proni alle multinazionali e, drammaticamente, poveri di idee, di progettualità. Altro che rilancio del sud, qui si vorrebbe tenerlo sempre soffocato nelle vecchie politiche prive di lungimiranza e rispetto che lo fanno essere vicino al quarto mondo anziché proiettato verso il futuro.

Sono, invece, indispensabili decreti e fondi per Taranto. L’ho detto e lo ripeto che questa città vanta un credito nei riguardi di tutta l’Italia.

Mi aspetto e pretendo che alla riunione di oggi si arrivi preparati. Mi aspetto che si abbia almeno un’idea della situazione attuale dell’acciaieria, della situazione sanitaria della città e su quanto si deve fare.

Basta parlare di immunità. Si pensi a risolvere, a guardare avanti. C’è una commissione di esperti nominata per la riconversione economica di Taranto, un contratto istituzionale di sviluppo aperto per promuovere investimenti, una zona economica speciale già istituita. Altro che cozze, ci si concentri sulle soluzioni e non sulla chiacchiere da spot elettorale.