Le Medaglie d’oro Ondina Valla (1936) e Diana Bacosi (2016) protagoniste del podcast “Fuoriclasse” del Salone Internazionale del Libro di Torino

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Da giovedì 22 luglio 2021 il secondo episodio, in occasione delle Olimpiadi Tokyo 2020
Podcast disponibile su SalTo+ e sulle principali piattaforme di streaming gratuite

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I giochi olimpici e le protagoniste femminili sono al centro del secondo episodio del podcast “Fuoriclasse“, il nuovo progetto digitale del Salone Internazionale del Libro di Torino che racconta lo sport attraverso storie, libri, pellicole, cronaca e radiocronaca. Come omaggio ai Giochi della XXXII Olimpiade – Tokyo 2020, l’episodio, in uscita giovedì 22 luglio 2021, propone la storia della prima e dell’ultima Medaglia d’oro femminile italiana alle Olimpiadi: l’ostacolista e velocista Ondina Valla (1936) e la tiratrice a volo Diana Bacosi (2016), per un viaggio in ottant’anni nella storia dello sport femminile e delle Medaglie d’oro vinte dalle donne.

Al centro della narrazione, due Olimpiadi molto particolari. Da una parte gli undicesimi Giochi Olimpici del 1936, assegnati nel 1931 a Berlino, durante la Repubblica di Weimar, quando questa poteva ancora inserirsi tra le nazioni democratiche; giochi che, con l’ascesa di Hitler e del nazionalsocialismo, si trasformarono in occasione propagandistica per il Terzo Reich. Dall’altra parte i Giochi Olimpici XXXI di Rio de Janeiro, che segnano la prima volta della manifestazione sportiva in Sud America e sanciscono l’esordio alle Olimpiadi di Kosovo e Sudan del Sud e degli Atleti Olimpici Rifugiati. Protagonista due donne italiane: a Berlino 1936, Ondina Valla, che all’età di 20 anni è la più giovane atleta italiana a vincere un Oro olimpico con la vittoria agli 80 metri ostacoli, record rimasto imbattuto fino al 2004; a Rio 2016, Diana Biacosi, che nello skeet vince l’Olimpiade a 33 anni, dopo sei successi in Coppa del Mondo e tre titoli continentali.

Insieme alle voci di Marco Pautasso e Federicco Vergari del Salone Internazionale del libro, ideatori del podcast, che immergono l’ascoltatore nella narrazione, anche l’intervento di Isabella Ferretti, direttrice editoriale di 66thand2nd, casa editrice che ha all’attivo la pubblicazione di diversi libri dedicati allo sport e ai suoi campioni.

Tra i riferimenti bibliografici, diversi saggi e romanzi accompagnano l’ascolto del podcast: L’oro di Ondina. Il primo trionfo di un’italiana alle Olimpiadi di Marco Tarozzi, Antonella Cinelli (Minerva); Le olimpiadi dei nazisti. Berlino 1936 di David Clay Large (Corbaccio); Storia delle Olimpiadi di Stefano Jacomuzzi, Paolo Viberti e Giorgio Viberti (Sei); Steffi Graf, passione e perfezione di Elena Marinelli (66thand2nd); Serena e Venus Williams, in nome del padre di Giorgia Mecca; Non gioco più, me ne vado di Gianni Mura (Il Saggiatore); Citizen di Claudia Rankine (66thand2nd); Storie incredibili delle olimpiadi di Luciano Wernicke (DeAgostini). Tra i film citati, Olympia di Leni Riefenstahl, che documenta i Giochi olimpici di Berlino 1936.

Podcast “Fuoriclasse”

Raccontare lo sport di ieri e di oggi e la sua epica, costellata di storie uniche ed esemplari, personaggi avvincenti – vincenti o perdenti che siano –, e valori condivisi, come la lealtà, la resistenza e la perseveranza. Narrare lo sport attraverso le sfide di donne e uomini capaci di risultati impensabili o di cadute eclatanti e con l’attenzione rivolta alla cronaca del tempo, alla letteratura e al cinema che hanno fatto da sfondo o accompagnato tanti momenti sportivi nel corso del tempo. Rileggere eventi agonistici del passato per meglio interpretare pezzi di storia del nostro Paese e del mondo. Con il nuovo podcast dal titolo “Fuoriclasse” il Salone Internazionale del Libro di Torino si apre alla narrazione sportiva.

Fuoriclasse” comprende una serie di episodi, rilasciati una volta al mese, dedicati ciascuno due storie di personaggi sportivi “fuoriclasse” (perché fuori dal comune, irregolari, precursori che hanno scritto pagine di storia), oppure due momenti storici differenti, che si intrecciano, raccontati attraverso due voci, quelle di Marco Pautasso del Salone del Libro e di Federico Vergari, giornalista, scrittore e consulente del Salone del Libro.

Fuoriclasse” intende approfondire la narrazione sportiva, dal calcio all’atletica, dal tennis al ciclismo e così via, e anticipare una novità della prossima edizione del Salone Internazionale del Libro dal 10 al 14 ottobre 2021: la presenza di uno spazio dedicato allo sport, ai linguaggi con cui viene raccontato e alla sua editoria, che sappia valorizzare una tendenza sempre più centrale nel mercato editoriale.

Il primo episodio di “Fuoriclasse” è uscito il 1 luglio 2021, in concomitanza con gli Europei di Calcio, inaugurati a Roma, omaggio a una competizione internazionale che scalda i cuori di tifosi e non solo. Si concentra sugli Europei del 1968 (il primo vinto) e del 1980, svoltisi in Italia. Il calcio si fa subito pretesto per raccontare anche altro: usi, costumi e clima sociale di una nazione in perenne mutamento, con l’aiuto di audio delle cronache dei notiziari, canzoni che furono le hit del momento, saggi e testi sugli Azzurri. Ospite del primo episodio Chiara Alessi, una delle massime esperte di storia del design in Italia, che spiegherà la genesi del logo degli Europei del 1980. Numerosi i riferimenti bibliografici presenti: Storia del calcio in Italia di Antonio Ghirelli (Mondadori); Storia critica del calcio italiano di Gianni Brera (Bompiani); The best di George Best (Baldini+Castoldi); Il ’68. Volumi primo e secondo di AA.VV. (L’Espresso); Azzurri. Storie della nazionale e identità italiana di Paolo Colombo e Gioachino Lanotte (Utet); Tante care cose della stessa Chiara Alessi (Longanesi).

Spiegano Marco Pautasso e Federico Vergari:

«Il linguaggio sportivo è cambiato ed è facile fare un rapido confronto. Un evento che ricordiamo in molti è la telecronaca della finale di Coppa del Mondo di Spagna ’82 di Nando Martellini. Un altro evento è la più recente finale del 2006 con la telecronaca di Fabio Caressa. Oggi la prima telecronaca annoierebbe, per quanto Italia – Germania del 1982 sia stata più entusiasmante (e ben giocata) di Italia-Francia del 2006. È cambiato qualcosa? La risposta è sì, perché è cambiato il racconto. Lo sport è (anche) un linguaggio e come tale è in continua evoluzione. L’obiettivo di “Fuoriclasse” è quello di fotografare questo cambiamento. Nell’epoca dello storytelling applicato a qualsiasi cosa, politica compresa, non si può pensare a un evento sportivo senza un adeguato racconto. Che avvenga per radio, in video, su un sito, con un libro o su un quotidiano è ormai un dato di fatto che la qualità della narrazione influirà sensibilmente sulla costruzione di un preciso ricordo sportivo. L’epica sportiva non manca ultimamente. Ci sono trasmissioni TV, case editrici e riviste che fanno dello sport una questione prima letteraria e poi sportiva. Parlare di sport significa prima di tutto parlare di uomini e donne. Ogni uomo e ogni donna si portano dietro una sua loro storia. Ognuno con la sua storia, ognuno con la voglia di spostare i limiti un po’ più in là.»

Per rimanere aggiornati sui podcast successivi: www.salonelibro.it – SalTo+.

Fuoriclasse” è l’ultimo podcast in ordine di tempo ideato dal Salone Internazionale del Libro di Torino, dopo “Vita Nova“, che raccoglie gli interventi audio di ospiti dell’edizione speciale online a dicembre del Salone Internazionale del Libro di Torino (come Alberto Angela, Richard Baldwin, Letizia Battaglia, Mathias Énard, Emma Dante, Fumettibrutti, Paolo Giordano, Vittorio Sgarbi, Eva Cantarella, Markarīs) e “Il Salone presenta Albert Camus“, che approfondisce le opere dello scrittore attraverso interventi di scrittori, scrittrici, traduttrici e intellettuali (Alessandro Piperno, Yasmina Melaouah, Annalena Benini, Leila El Houssi, Evelina Santangelo, Goffredo Fofi).