Le rievocazioni storiche in Piemonte: le Milizie tradizionali

0
88

Le Milizie delle terre dell’Ossola furono istituite durante il primo quarto del XVII secolo dal governatore spagnolo di Milano, in guerra contro il Duca di Savoia. Tutti i paesi, anche i più piccoli, furono tenuti ad arruolare gli uomini abili dai 18 ai 50 anni: a Bannio Anzino (nel Verbano) la Milizia fu creata nel 1622, lo stesso anno in cui, il 5 agosto, fu celebrata la prima messa nell’Oratorio della Madonna della Neve, riedificato in luogo di un’antica cappelletta ormai cadente, che sorgeva fra gli alberi sul margine dell’altipiano banniese.
Era l’epoca terribile della peste narrata da Alessandro Manzoni ne “I Promessi Sposi”: nel 1629 la popolazione di Bannio si affidò alla Madonna della Neve perché il paese fosse risparmiato dal morbo. Così fu, e da allora, per ex voto, la Milizia banniese riconoscente si pose al servizio della celeste protettrice, onorandola solennemente nella festa del 5 agosto, divenuta di precetto. Sin dal 1630, i Banniesi temporaneamente emigrati in altre città del Piemonte e soprattutto a Roma e in Spagna, donarono preziosi arredi sacri all’Oratorio della Madonna della Neve e un cospicuo corredo destinato ai Miliziani che le si erano votati: la prima delle loro sette bandiere (l’ultima risale al 1988), fasce intessute d’oro, berrettoni, spade, fucili, un cofanetto di velluto con fregi d’argento contenente due pistole, una sella e gualdrappe per i cavalli. Una composita dotazione che imprevedibilmente contribuì a formare uno dei gruppi storici più antichi d’Italia.
All’inizio del Seicento le stesse Valli dell’Ossola, territorio del Ducato di Milano, erano soggette al governatore spagnolo marchese Mendoza della Hionosa. Nel 1614, allo scopo di rinfoltire le proprie truppe nell’Ossola inferiore, istituì le Milizie delle Terre, arruolando a forza tutti i sudditi atti al servizio di età compresa tra i 18 e i 50 anni. Le Milizie delle Terre, spesso chiamate a difendere e presidiare le regioni al confine col Ducato sabaudo, parteciparono in numerose occasioni alle solennità religiose locali, come l’inaugurazione, avvenuta il 15 agosto 1641, del Santuario della Gurva, presso Calasca (sempre nel Verbano), dedicato all’Assunta. Il 15 luglio 1805, le Milizie di Calasca solennizzarono invece l’arrivo dalle catacombe romane delle spoglie del martire San Valentino, tumulate con grandi onori nella chiesa del paese. Da quelle due date, ogni anno, secondo consuetudine, la Milizia tradizionale di Calasca si mobilita per tributare gli onori militari alle due feste religiose d’agosto: quella dedicata al Santo, la seconda domenica del mese, e quella dedicata a Maria Assunta.