LE SARDINE CON IL GOVERNO SONO STATE SMEMORATE E FANTOZZIANE

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Una delegazione delle sardine ha incontrato il ministro per il Mezzogiorno. Va detto che le sardine meridionali erano le sole che fossero uscite dalla melassa dei buoni sentimenti elettorali con cui viene guidato il movimento e avevano posto questioni centrali: il no all’autonomia differenziata, il rifiuto della devastazione ambientale a partire da Taranto, la questione della disoccupazione e dello spopolamento. Ma nell’incontro con il ministro Provenzano tutto questo è scomparso, dimenticato, almeno dalle dichiarazioni di Santori e delle altre sardine presenti. Non una parola sull’autonomia differenziata, che sgancerà definitivamente il Sud dalla ricca Padania. Del resto si capisce la difficoltà di affrontare il tema dopo il sostegno a Bonaccini, che della secessione dei ricchi è fanatico sostenitore come e più della Lega. Su Taranto le sardine si sono dette felici che sia coinvolta la UE, esattamente come ha propagandato Gentiloni. Sul dramma di un Mezzogiorno centro della crisi sociale e, come ci dice l’ISTAT, demografica del paese, le sardine hanno solo diffuso il fumo a manovella del governo. Le sole parole forti dette dall’ineffabile Santori a fine incontro sono state contro la manifestazione dei cinquestelle che può creare fastidi al governo. Manca la foto felice come con Benetton, ma è come se l’avessero fatta.                      Mi dispiace per le tante persone che sono scese in piazza, ma queste sardine con il governo a me han fatto venire in mente FANTOZZI con il capufficio.  

Giorgio Cremaschi