Legacoop, Bonafede: “La Giustizia non sia più un peso per le imprese”

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“La giustizia non deve essere più un peso per le imprese o un deterrente per gli investimenti. Lavoriamo per realizzare un sistema capace di tutelare i diritti degli imprenditori. Servono certezze, per esempio, rispetto ai tempi del recupero dei crediti. Le cooperative, grazie al loro radicamento sul territorio, costituiscono un volano di sviluppo e una fonte di occupazione per moltissime comunità locali. Il nostro impegno è rivolto verso l’obiettivo di tutelare le cooperative sane, oneste, che mettono al centro della propria azione lo sforzo produttivo, la voglia di innovare e la missione di creare e mantenere lavoro”. Con queste parole il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, è intervenuto alla giornata conclusiva del 40° Congresso Legacoop Nazionale.

Il Guardasigilli ha sottolineato, poi, come la riforma delle procedure d’insolvenza potrà produrre effetti positivi anche a beneficio del mondo cooperativo: “Grazie alla nostra riforma l’imprenditore in difficoltà non è più solo perché le istituzioni adesso gli offrono una seconda opportunità. Abbiamo, inoltre, deciso di lasciare inalterato, come strumento imprescindibile, la liquidazione coatta amministrativa. Le Stato non deve essere in contrasto con chi lavora e produce ma affiancarlo, valorizzando la capacità di rimanere sul mercato, tutelando i livelli occupazionali e il mantenimento dell’attività imprenditoriale”.

Bonafede ha, inoltre, ribadito l’importanza dei provvedimenti già vigore e di quelli in corso di approvazione per il rilancio della crescita economica e dell’occupazione: “La legge spazzacorrotti ha un importante peso economico perché punisce gli imprenditori che aggirano e violano le regole. Chi corrompe, infatti, penalizza le imprese oneste, altera le regole del mercato e causa un danno all’intero sistema economico. In Italia adesso chi sbaglia paga. La riforma del processo civile a cui stiamo lavorando mira, inoltre, al dimezzamento dei tempi e a una netta semplificazione delle procedure, che attualmente sono incomprensibili per gli imprenditori e per i cittadini”.

Il Guardasigilli ha concluso rivolgendo alle cooperative l’appello a investire, in sinergia con il Ministero, sui progetti di rieducazione dei detenuti: “Chi ha sbagliato e sta scontando la propria pena merita una seconda chance. La via maestra per il reinserimento sociale è il lavoro, anche per ridurre il rischio recidiva e rafforzare la sicurezza di tutti noi. Per questo è fondamentale unire le forze, fare squadra e lavorare insieme anche su questo versante”.