Legge bullismo e cyberbullismo

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La Giunta non applica la legge e se ne frega dei danni provocati alle vittime

Cosa è stato fatto per attuare la legge sul bullismo e cyberbullismo?
“Niente”: questa sarebbe stata l’unica risposta onesta che l’assessore Ruggeri e l’assessore Leo avrebbero dovuto dare, dal momento che la legge è ferma.
Invece, per nascondere la totale inattività da parte dei due assessori coinvolti, i dirigenti mandati in avanscoperta, arrampicandosi sugli specchi hanno snocciolato una serie di numeri e progetti che nulla hanno a che vedere con la richiesta dell’audizione.

La legge a mia prima firma, “Disposizioni in materia di prevenzione e contrasto dei fenomeni del bullismo e del cyberbullismo”, prevede delle attività specifiche di prevenzione e contrasto del bullismo e cyberbullismo.
Utilizzando risorse già iscritte in bilancio le scuole e le associazioni sportive, potrebbero dare vita ad una serie di attività incentrate su temi come il rispetto delle diversità, la diffusione della cultura della legalità e del rispetto della dignità personale. Sarebbe utile poter organizzare corsi di formazione per il personale scolastico in vista dell’inizio del prossimo anno, oltre che programmi di sostegno psicologico e di assistenza legale in favore delle vittime di atti di bullismo e di cyberbullismo.

Invece, per colpa dell’inerzia della Giunta che non approva delibere, la legge non parte. Sono solo pronti ad utilizzare l’argomento per scopi propagandistici, ma sulla prevenzione non si fa nulla.
Tutto questo è una vera vergogna!

La legge prevede l’istituzione di specifici sportelli di ascolto sul territorio, di un tavolo tecnico istituzionale permanente per la prevenzione e la lotta al bullismo e cyberbullismo, con l’obiettivo di monitorare costantemente il fenomeno e fare rete per poter attuare azioni efficaci. È prevista, inoltre, la settimana regionale contro il bullismo ed il cyberbullismo.

La Puglia è la prima regione a dotarsi di una legge sul bullismo e cyberbullismo, eppure non la applica.