Legge sulle autonomie, tra i giallo-verdi è scontro totale

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E’ terminato con uno strappo il tavolo a Palazzo Chigi sull’Autonomia. “Inutile sedersi a un tavolo che non funziona, con persone che il giorno prima chiudono accordi e poi cambiano idea e fanno l’opposto” è il messaggio che arriva da fonti leghiste che aggiungono “invece di andare avanti si torna indietro”.

I Cinquestelle, invece, fanno sapere che sulle autonomie si andrà avanti ma non accetteranno uno “spezzatino della scuola”. E poi denunciano la proposta della Lega di voler differenziare gli stipendi: “Al vertice Autonomia oggi la Lega ha proposto di inserire le gabbie salariali, ovvero alzare gli stipendi al Nord e abbassarli al Centro-Sud. Per il M5s è totalmente inaccettabile”.

La replica è schietta e diretta: “I Cinque Stelle condannano il Sud all’arretratezza”. Insomma il solito scontro tra i giallo verdi che paralizza il Paese da mesi. Intanto il vertice è stato formalmente sospeso per consentire ai ministri di partecipare al voto in Senato sul taglio dei parlamentari, ma tra gli alleati di governo è testa a testa.

“Se c’è qualcuno che sabota, qualcuno che l’autonomia non vuol farla… Allora si parli chiaro”. Matteo Salvini è furioso, raccontano fonti di governo anche se a placare il leader della Lega e ministro dell’Interno interviene il premier Giuseppe Conte, raccontano le stesse fonti. Sull’autonomia differenziata si va avanti, le parole del presidente del Consiglio rivolte al suo vice, “ma nel rispetto dell’unità del Paese e del dettato costituzionale”.                                                                                                                                              fonte