Lei è Vanessa. Nasce a Melfi nel 1992

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Ha 7 mesi. La nonna la chiama. Vanessa non si gira. Prova a battere le mani, niente. Fanno dei controlli. È sordomuta. Le mettono degli apparecchi alla orecchie. Vanessa è stranita. Si spaventa. Rumori, suoni che non conosce. Ha paura, ma pian piano si abitua. Il suono del mare. Mamma e papà che ridono. Il suono del suo nome. Ha 2 anni. I genitori la portano dal logopedista. Vanessa prova a dire qualche parola. Ci vuole tempo ma ci riesce. I genitori cercano di farle vivere più esperienze possibili, non deve mancarle nulla. La portano a scuola di ballo, la iscrivono a un corso di pianoforte. Quando è a casa, Vanessa quasi non si accorge del suo problema. Ma a scuola è diverso. Nessun compagno la accetta. Ma come parli. Ma ti senti? Ridono. Ha 11 anni. Vuole iscriversi a nuoto. La scoraggiano in tutti i modi. Ma come fai ad andare in piscina, senza protesi non senti niente, e se vai a sbattere? Vanessa prende il suo costume, si fa accompagnare dalla mamma. Si iscrive a un corso di nuoto. Si diverte, non smette. Quando un ragazzo le piace, le compagne si affrettano a fargli sapere come è conciata. Vanessa è sorda, non parla, balbetta. È ridicola. Vanessa incassa, non risponde. Va avanti. I compagni non si fanno scrupoli a prenderla in giro. Tanto tu non senti. Ogni giorno le mettono di fronte un nuovo ostacolo. Vanessa non prenderai mai la patente, scordati di poter guidare. Vanessa si iscrive a scuola guida. Supera gli esami. Va in macchina senza problemi. Non troverai mai un ragazzo che ti accetti. Scordati di avere una famiglia. Vanessa ha 25 anni. Trova l’amore. Si sposa. Resta incinta. Pensa se piange e non lo senti. Vanessa non si toglie gli apparecchi alle orecchie neanche per dormire. Non ha mai smesso nuoto, in piscina la chiamano la grande nuotatrice. Vanessa Russo ha 27 anni. Ha raggiunto tutti i suoi obbiettivi. Non si è mai arresa. Non c’è niente che non può fare.
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