Letta (PD): “Serve Patto per ricostruzione lavoro”

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Oggi, 1 maggio, c’e’ poco da festeggiare

Piuttosto, l’unico modo davvero onesto per onorare questa giornata e’ parlare il linguaggio della verita’ e ragionare su come ricostruire sul lavoro l’Italia del dopo Covid“. Lo scrive il segretario del Pd Enrico Letta in un intervento pubblicato su il Manifesto. “Siamo dentro un passaggio d’epoca, dentro un cambio di paradigma. In Italia il Pnrr e’ la piu’ straordinaria occasione di riscrivere il modello di sviluppo del nostro Paese all’insegna della sostenibilita‘, della inclusione e quindi della competitivita’”, sottolinea il leader Dem.

“Proprio per questo, come Pd abbiamo fortemente premuto per l’inserimento di una clausola di premialita’ per l’occupazione di giovani e donne. Vuol dire che gli investimenti del Piano saranno subordinati al rispetto di una quota per il lavoro di donne e giovani. Vuol dire che per 6 anni questo obbligo potra’ letteralmente cambiare i connotati dell’occupazione, soprattutto al Sud.

Vuol dire che il lavoro sara’ la condizione, oltreche’ l’obiettivo del rilancio dell’Italia”. “Un rilancio – prosegue Letta – che obbliga tutte le forze politiche a uno sforzo collettivo senza forse precedenti nell’ultimo secolo. Per questo al governo, in parallelo all’attuazione del Pnrr, chiediamo di farsi motore di un grande Patto per la Ricostruzione e il Lavoro. Con i partiti, con i sindacati e le associazioni di categoria, con i territori, con la societa’ civile: tutti investiti di una responsabilita’ storica, tutti chiamati a un impegno condiviso.

Per il bene e il futuro del nostro Paese”. Letta ricorda tra l’altro che l’Italia e’ penultima in Europa per lavoro delle donne e per tasso di disoccupazione dei giovani. “Vogliamo concentrarci sui bisogni delle persone e dimostrare di aver capito cosa avviene fuori dalla bolla della politica. Un impegno che dovrebbe assumere chiunque abbia incarichi nella sfera pubblica, ma a maggior ragione chi guida il piu’ grande partito della sinistra in un tempo tormentato come questo.

Io lo assumo, fino in fondo”, afferma. La pandemia ha aggravato “le difficolta’ di chi gia’ era vulnerabile” e allargato “l’area del disagio a chi si sentiva al riparo. Per questo il compito della ricostruzione che ci aspetta sara’ cosi’ gravoso. E per questo la missione delle forze progressiste di tutto il mondo e’ oggi, prima di ogni altra cosa, essere capaci di dare risposte a chi e’ piu’ in difficolta’. Senza aver paura del conflitto sociale, ma entrandovi davvero, per comprendere le necessita’ e costruire le soluzioni piu’ efficaci”.