L’export lombardo verso il Giappone pesa il 30% a livello nazionale

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Quello tra Giappone e Lombardia è business da oltre 800 milioni secondo i dati della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi e di Promos Italia, la struttura delle Camere di commercio per l’internazionalizzazione delle imprese: in particolare, si contano scambi per 470 milioni per l’export e 350 milioni per l’import nei primi tre mesi del 2019.

La Lombardia pesa per circa il 30% del totale italiano, sia per l’import che per l’export. Il totale italiano è di 1,1 miliardi di import e di 1,6 miliardi di export. In Italia, l’export cresce del +8,8% e l’import del +16,8% nei primi tre mesi del 2019, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il 99% dell’interscambio riguarda i prodotti di manifatturieri.

Se si guarda al contributo delle singole province all’interscambio con il Giappone nei primi tre mesi del 2019, si trova al primo posto Milano con 218 milioni di import e 308 milioni di export – il capoluogo pesa dunque per oltre il 60% del totale regionale su entrambi i fronti -, insieme a Varese con 33 e 36 milioni, Bergamo con 20 e 31 milioni, Brescia con 12 e 30 milioni, Monza con 44 e 18 milioni.
Milano ha esportato moda per 157 milioni, macchinari per 24 milioni, chimica per 36 milioni e alimentari per 15 milioni. Varese ha esportato mezzi di trasporto per 18 milioni e macchinari per 6 milioni. Bergamo ha esportato moda e macchinari per 7 milioni. Tra i settori in crescita per Milano il legno e i prodotti in legno (+124% in un anno), per Bergamo articoli farmaceutici (+107%) e food (+18%), per Brescia metalli (+70%) e food (+40%), per Varese legno (+ 670%) e trasporti (+162%), per Monza metalli (+36%)