LIBANO, I NOSTRI CONTINGENTI NEL SUD DEL PAESE

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Ho avuto il piacere insieme alla mia collega Simona Suriano di visitare e conoscere il Contingente militare Italiano qui in Libano.
A Shama infatti abbiamo incontrato i protagonisti della Missione UNIFIL: un contingente di circa 3600 unità provenienti da 13 paesi, di 1100 soldati italiani, il secondo più grande per dimensione numerica (dopo l’ Indonesia), primo per esperienza e qualità.
Ad accoglierci la Brigata Aosta, il Generale Bruno Pisciotta e il Generale di Divisione Stefano Del Col.

La Missione UNIFIL si occupa in primis del monitoraggio della cessazione di ostilità nell’area tra Libano e Israele, che comprende operazioni sulla Blue Line, la linea di demarcazione appunto che sapara i due paesi; presente anche la nostra Areonautica, che garantisce parte dell’equipaggio.
Un altro aspetto importante riguarda l’assistenza alle Forze di Sicurezza libanesi, in termini di addestramento congiunto. Non da meno, il supporto alla popolazione libanese: moltissimi i progetti degli specialisti del contingente italiano, provenienti dal Multinational CIMIC Group. I contatti con le autorità e la popolazione libanesi sono costanti e consentono attività di comunicazione esterna nelle Municipalità, con i Sindaci e i Presidenti, che hanno permesso di consolidare i rapporti negli anni.

Inoltre, sono comuni le attività di infosharing tra ambasciata, AICS e UNIFIL, con proficue collaborazioni, come integrazione e sostegno alla disabilità.

Voglio anche spendere due parole per il MIBIL: la missione bilaterale Italia – Libano creata nel 2015 e costituita da 18 persone, con finalità di pianificazione corsi, addestramento, mobile training.
Erano 15 i corsi nel 2015, oggi son ben 60. Tra questi, un team tutto al femminile. A loro e a tutti gli altri uomini, ai loro comandanti, va il nostro ringraziamento per il lavoro importantissimo che svolgono.