Libertà di espressione e di riunione sono capisaldi della nostra #democrazia

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A #Modena 26 persone sono indagate per aver cantato “Bella Ciao” durante una manifestazione di #ForzaNuova. L’accusa è di manifestazione non autorizzata. Non solo. Una testimone al processo ha ammesso di averla cantata ed è stata inserita immediatamente nel registro degli indagati. Questo grazie ad una norma del 1931 ancora in vigore (art.18, comma 3 del TULPS).
Inoltre, durante la stessa manifestazione, alcuni neofascisti hanno ferito un agente di polizia e per questo atto rischiano solamente una multa. Cioè la stessa pena dei 26 antifascisti rei di aver cantato “Bella Ciao” in piazza.
Ma com’è possibile tutto ciò in una Repubblica Democratica nata dall’#Antifascismo? Come si fa a mettere tutto sullo stesso piano? Assurdo.
Ancora di più se pensiamo che pochi giorni fa un ragazzo di 18 anni è stato seguito e picchiato da un branco di fascisti, mentre durante lo sgombero di una sede di #Casapound è stato ritrovato un altare in onore dei boia nazisti.
La sentenza è attesa per il 23 Aprile. Mi auguro che la giustizia farà il suo corso riconoscendo, come già accaduto in passato, l’innocenza degli antifascisti.
Libertà di espressione e di riunione sono capisaldi della nostra #democrazia. Non dimentichiamolo.
#lantifascismononsiarresta