L’ignoranza è il male peggiore che esista

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L’ignoranza è una malattia molto complessa, che ha la sua radice nella natura umana, nella sfera cognitiva, in quella sentimentale, in quella dell’apprendimento razionale, nella sfera caratteriale e, soprattutto, nella capacità comunicativa e relazionale.

E’ devastante nei suoi effetti, perché sviluppa una serie di conseguenze negative che si alimentano in virtù di una paura di natura prettamente psicologica per cui trasforma la normalità in diffidenza, invidia, mania di persecuzione, irrazionalità di pensiero e di comportamento. Nasce da un atteggiamento di insicurezza nei confronti del mondo, da una carenza di autostima che induce misogenia.

L’ignorante è spesso convinto di essere il migliore, di essere l’unico in grado di operare il bene, di poter sostenere prove straordinarie, agendo sull’onda di un isterismo pulsionale a causa del quale si lancia nel vuoto convinto di avere le ali per volare.

L’ignoranza non è una prerogativa di classe, ma riguarda molte persone che purtroppo ne sono vittime. L’ignorante sembra capace di avventurarsi nelle situazioni più assurde ed il problema è che, in molti casi, riesce a sorprendere le persone per la sua apparente capacità comunicativa, fondata su una spinta di carattere semplicemente emozionale, che scompare rovinosamente quando deve fare i conti con la realtà.

E’ in questi casi che l’ignoranza impazzisce, perché non sa dare risposte, non essendone capace, e quindi si ribella, diventa violenta, rivolge la sua acredine contro tutti e contro tutto. Ed i danni che può provocare sono enormi.

In molti casi l’ignoranza fa comodo a chi la sa gestire per interessi personali o di parte. L’ignorante è capace di qualsiasi cosa ed è per questo che deve essere seguito con cura e attenzione. Egli, infatti, non si accorge di essere un manovrato in quanto non ha la capacità di comprenderlo, per cui è sempre convinto di essere nel giusto e che gli altri sbaglino, diventando così preda di tutti coloro che, avendo un’ottima prospettiva analitica, decidono di servirsene cinicamente.