Liliana Segre ha ricevuto il dottorato honoris causa in Storia dell’Europa all’Università La Sapienza di Roma

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Questo passaggio della sua lectio magistralis è un altro importante tassello di memoria da custodire e tramandare:

“Ringrazio gli studenti da cui ho ricevuto più di quanto ho cercato di dare. Anche se sono vecchia sono sempre quella ragazzina che è stata espulsa da scuola per la colpa di essere nata. Il mio maestro Primo Levi diceva che ‘capire è impossibile ma conoscere è necessario’, e qui siamo nel tempio della conoscenza. Affrontando una giornata come questa, così umanamente e privatamente importante, non posso che ricordare tra tanti professori incontrati nella vita, un povero professore francese prigioniero come me, che faceva l’operaio schiavo e io facevo per un certo periodo la sua inserviente, portandogli i bossoli di mitragliatrice. Lui, vedendomi, mi chiese che classi avessi fatto perché lui era un docente di storia. Io facevo la seconda media, gli spiegai. Mi disse: proviamo a essere io e te come eravamo, liberi. Era un momento assoluto di libertà mentre eravamo vestiti a righe, denutriti, eppure in quegli attimi rubati parlavamo di storia, liberi. Erano momenti di libertà assoluta. Oggi non potevo non ricordarmi di lui, di cui non so assolutamente nulla: eravamo liberi come si è liberi con la conoscenza”.

La conoscenza rende liberi.
Grazie Liliana Segre.