L’industria in Veneto è tornata ai livelli pre-pandemia

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Per qualcuno è l’effetto “Draghi”, ma è proprio così?

I giornali di oggi parlano di una industria in Veneto con il vento in poppa, tornata ai livelli precedenti alla pandemia. Me ne compiaccio. Nei primi tre mesi di quest’anno la variazione della produzione è stata del +11,2% : un risultato sopra le attese, spinto da export (+5,9%) e soprattutto dalla domanda interna (+12,5%). Il Veneto é la prima regione in Italia per cantieri e richieste di superecobonus 110%: non abbiamo inventato niente, da sempre mettere in moto l’edilizia ha significato far ripartire l’economia. Abbiamo solo spostato questi interventi verso la sostenibilità ambientale.

Il Ministro degli esteri ha messo sul piatto un “patto per l’export” per le nostre piccole e medie imprese da 4 miliardi, come non si era mai visto prima nel nostro Paese. E il Parlamento ha appena varato un piano straordinario di investimenti da 248 miliardi di euro (Recovery Plan), che non può non far aumentare l’ottimismo nei mercati, certo messi a dura prova negli ultimi 15 mesi. Questi tre provvedimenti, che stanno facendo la storia del nostro Paese, sono figli dello stesso padre: il #M5S.

I provvedimenti alla base della ripresa fanno capo al Movimento e naturalmente alla caparbietà del suo Presidente Conte, che ha saputo ottenere in Europa l’impossibile. Ancora una volta, dunque, avevano ragione gli “incompetenti scappati di casa”. Persone straordinarie? no, solo persone con una visione dell’interesse comune come non si era mai visto in Italia da decenni. E i risultati arrivano. Per chi li vuole vedere.

Enrico Cappelletti