L’#industria italiana sta colando a picco

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brunetta

Nel totale disinteresse del Governo, che pensa solo a passare le giornate litigando sulle poltrone e pensando a come finanziare le inutili, per non dire dannose, misure economiche assistenzialiste come il reddito di cittadinanza e la quota 100.

Gli ultimi dati dell’ISTAT sono eloquenti e indegni di un grande Paese a vocazione manifatturiera come l’Italia. Lo scorso dicembre la produzione industriale è infatti calata del -2,7% su base mensile e addirittura del -4,3% su base annua, che significa il calo congiunturale peggiore dal gennaio 2018 e il peggior calo tendenziale addirittura dal dicembre 2011. Senza contare che l’Italia ha già passato 4 recessioni, di cui tre tecniche negli ultimi 10 anni ed è ormai vicina alla quinta, se anche il primo trimestre del 2020 finirà con il segno meno davanti. La media di una recessione ogni due anni, un dato senza precedenti nella storia italiana dal secondo dopoguerra in poi. Le maggiori flessioni si sono registrate nelle industrie (-10,4%), nella fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (-9,3%) e nella fabbricazione di macchinari e attrezzature n.c.a. (-7,7%), ovvero nei settori core della manifattura.