L’insicurezza di una sicurezza gestita male

0
54

Se in questi giorni aveste occasione di frequentare il mercatino allestito in Piazza Santa Croce, probabilmente vi imbattereste nel signore della foto, inviataci da una persona preccupata della situazione, di cui non riusciamo a capire bene la funzione… È un militare? No, eppure la mimetica sembra quella in dotazione ai nostri militari. È una guardia giurata? Probabilmente no, anche perché le loro uniformi sono soggette ad approvazione per non confondersi con le uniformi dei corpi di polizia, anche locale. È un addetto alla sicurezza, forse? ma quale sicurezza? Se si tratta di quella sicurezza complementare di cui si occupano ad esempio gli steward agli eventi, ai concerti o alle partite, sarà allora il caso di mettere delle regole un po’ più stringenti affinché sia chiaro a tutti, cittadini e stranieri, chi fa cosa e a chi rivolgersi in caso di bisogno.

La nostra sensazione è che la “sicurezza” sia diventato un prodotto, una specie di psicofarmaco collettivo, per cui, invece di avere degli assistenti preparati, basta avere delle “brutte copie” di chi di sicurezza pubblica invece si occupa davvero tutti i giorni e con professionalità.

Al di là di ogni considerazione di ordine ideologico non ci pare che sia così che si garantiscono le condizioni di sicurezza necessarie allo svolgimento degli eventi.
Approfondiremo quindi il tema, aperti anche alla collaborazione dei sindacati di settore, in particolare ricordando le difficoltà di chi opera nel settore della Vigilanza Privata e dei Servizi fiduciari, una situazione su cui si è espresso anche il Consiglio comunale a inizio settembre.