L’inter acciuffa la Roma nel finale, 2-2 all’Olimpico

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L’Inter nella capitale fallisce l’ultima chiamata per lo scudetto. Il 2-2 dell’Olimpico non mette pressione ai bianconeri, che possono nuovamente – e definitivamente – allungare in classifica in caso di vittoria con la Lazio. Il meno tre resta un miraggio, la realtà racconta di una squadra non ancora pronta, soprattutto sul piano mentale, a lanciare il guanto di sfida alla Vecchia Signora.

La Roma invece butta via nel finale, per un errore di Spinazzola, i tre punti che le avrebbero permesso di mantenere un margine di sicurezza (+4) sul lanciatissimo ‘Diavolo’ di Pioli, ora lontano appena due lunghezze. La corsa per il quinto posto resta apertissima, la squadra di Fonseca conferma di avere grandi margini ma al tempo stesso le consuete fragilità.

Conte deve fare ancora a meno di Lukaku, recuperato solo per la panchina. Eriksen invece dopo l’intermezzo con la Spal resta nuovamente fuori dall’undici titolare. A danzare tra centrocampo e attacco c’è Brozovic. L’avanzamento del croato toglie però fosforo e geometrie alla linea mediana dell’Inter.

Che infatti lascia subito l’inerzia del gioco in mano alla Roma, a maggior ragione dopo la zuccata vincente di de Vrij sugli sviluppi di un calcio d’angolo dopo un quarto d’ora. Il mattoncino che poteva rivelarsi prezioso per costruire il successo all’Olimpico si rivela però ben presto quasi un freno. Gli ospiti si rintanano e si affidano quasi esclusivamente alle giocate in contropiede di un frizzante Sanchez e di uno sbiadito Lautaro Martinez.

Dalla parte opposta il 3-4-2-1 disegnato da Fonseca macina gioco più che occasioni, ma la sensazione è che la Roma possa rientrare in partita. Nel primo tempo Spinazzola e Bruno Peres mettono in difficoltà Candreva e Young, costretti a una gara sulla difensiva, ma gli esterni peccato di precisione al momento dell’ultimo passaggio.

Almeno fino al recupero, quando l’ex esterno della Juventus, imbeccato da una illuminazione di Dzeko, fa secco Handanovic nonostante la deviazione, disperata, di de Vrj. Rete che l’arbitro convalida dopo un lungo consulto al Var per un presunto fallo di Kolarov su Lautaro nell’azione che porta al gol.

Per una squadra che in caso di vittoria si porterebbe a ridosso della capolista, l’atteggiamento molle e compassato del secondo tempo è il secondo peccato mortale dopo aver sprecato l’1-0 iniziale.

L’intervallo infatti non porta consiglio all’Inter. Anzi Pellegrini e Mkhitaryan salgono di livello e aggiungono imprevedibilità agli assalti giallorossi. Handanovic salva su Veretout, ma al 12′ non può non soccombere sulla botta a distanza ravvicinata di Mkhitaryan dopo una combinazione per vie centrali di Dzeko. Conte rimodella la sua creatura, cambiando entrambi gli esterni e gettando nella mischia Lukaku, oltre a Eriksen.