Lisei (Fdi): “Ospiti Rsa da un anno senza visite parenti, Regione Emilia Romagna chiarisca”

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Nell’interrogazione si definisce “inammissibile” la situazione e si chiede alla Giunta se siano stati predisposti piani, come indicato dal ministero della Salute, per il ritorno alle visite in presenza

La Regione faccia chiarezza sulle visite dei parenti agli ospiti di Residenze sanitarie assistenziali (Rsa), case di riposo e Case residenziali per anziani (Cra) “costretti da oltre un anno a un isolamento forzato e in molti casi alla privazione di qualsiasi contatto fisico con i propri cari” e dica se non ritenga “inammissibile il perdurare di una situazione così drammatica”. Non è questa l’unica richiesta alla Giunta del consigliere Marco Lisei (Fratelli d’Italia) che vuole conoscere anche quali siano le azioni avviate, se le Direzioni sanitarie abbiano predisposto “appositi piani dettagliati per le visite dei parenti così come previsto dalle indicazioni contenute nella circolare del ministero della Salute del 30 novembre 2020“. In caso di risposta affermativa “si chiede da quale data questi piani siano stati attuati e quali siano le linee guida o i protocolli individuati al fine di regolamentare le modalità di accesso e garantire le visite parentali in sicurezza; in caso negativo si chiede per quali ragioni.

La situazione, scrive Lisei, “sta divenendo sempre più drammatica e insostenibile” e a nulla sono valse le denunce delle associazioni di settore e dei parenti degli ospiti. Oltre al rischio di seri danni psicofisici conseguenti alla condizione di isolamento forzato e alla mancanza della vicinanza dei parenti, “un altro problema non irrilevante è la totale mancanza di privacy” perché sia i colloqui telefonici sia le rare visite che alcune strutture concedono “avvengono alla presenza del personale privando gli ospiti e i loro familiari di una doverosa e legittima riservatezza e intimità”. Infine, Lisei sottolinea come una circolare del ministero della Salute, del 30 novembre 2020, “stabiliva che le Direzioni sanitarie dovevano predisporre un apposito piano dettagliato” per consentire le visite in presenza.

(Gianfranco Salvatori)