L’Italia ha bisogno di fiducia e sostituire la cultura dell’odio con la speranza

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Il Governo e il ministro Gualtieri stanno lavorando a una manovra economica solida, espansiva e giusta. Un mezzo miracolo se pensiamo al Paese alla deriva di tre mesi fa.

Siamo riusciti a evitare il disastro: senza questa manovra dal 1° gennaio 2020 ogni famiglia avrebbe speso in media circa 540 euro in più all’anno perché la valanga di 23 miliardi di debiti che abbiamo ereditato si sarebbe trasformata in un generale aumento dell’Iva.

È una manovra che guarda prima di tutto alle persone. Finalmente si abbassano le tasse sul lavoro a milioni di lavoratori a basso reddito, si abolisce il superticket sanitario. E poi rilancio degli investimenti, svolta green, con risorse mai viste prima e azioni concrete che chiamano l’intero Paese a un netto cambio di rotta verso la sostenibilità e l’economia circolare. Una manovra per le famiglie, a partire dalla completa gratuità della scuola e della formazione, dai nidi alla laurea per redditi più bassi.

È l’inizio della strada verso l’Italia più giusta, più verde e più competitiva di cui c’è bisogno. Una manovra che 60 giorni fa tutti ritenevano impossibile.