LO SGUARDO DELL’OCSE SUI SISTEMI EDUCATIVI

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La domanda di istruzione terziaria continua a crescere, ma la sua espansione sarà sostenibile solo se corrisponderà alle esigenze sociali e del mercato del lavoro, fornendo ai futuri laureati la formazione e le competenze necessarie: è quanto sostiene il Rapporto Education at a Glance 2019 dell’Ocse, l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico
costituita da 36 Paesi, in maggioranza europei. In generale, rileva l’Ocse, la percentuale di laureati nella fascia d’età 25-34 anni è cresciuta di 9 punti percentuali in 10 anni, passando dal 35% del 2008 al 44% del 2018, tuttavia alcuni settori incontrano difficoltà a trovare le competenze di cui necessitano: meno del 15% dei nuovi iscritti ai programmi di laurea studia ingegneria e meno del 5% studia tecnologie della comunicazione, nonostante si tratti dei settori con i più alti tassi di occupazione. Il divario di genere nei guadagni persiste a tutti i livelli di rendimento scolastico ed è più ampio tra gli adulti con istruzione terziaria. In media, il 14,3% dei giovani di età 18-24 anni nei Paesi dell’Ocse non lavora e non è impegnato nell’istruzione o nella formazione (Neet), percentuale che supera il 25% in Brasile, Colombia, Costa Rica, Italia, Sudafrica e Turchia.