Ieri lo Stato ha assestato un duro colpo ai clan di camorra della periferia di Napoli Est dove da tempo è in corso una faida tra le organizzazioni criminali per il controllo del territorio
Un territorio, quello del quartiere di San Giovanni a Teduccio, il cui tessuto economico e sociale è diventato nell’ultimo anno ancora più permeabile alle infiltrazioni camorristiche, a causa della crisi. Sono finite in manette 37 persone, tra boss e luogotenenti, affiliati ai clan Rinaldi-Reale-Formicola e Silenzio.
Tra i destinatari delle ordinanze anche Salvatore Nurcaro, il vero obiettivo del raid armato del 4 maggio dello scorso anno in piazza Nazionale, costato il ferimento della piccola Noemi (ieri l’altro, proprio nel luogo della sparatoria, alla bambina, oggi di 6 anni, è stato dedicato un murale). I reati contestati sono quelli di associazione a delinquere di stampo mafioso, tentato omicidio, estorsione, detenzione e porto di armi da fuoco.
Come ha sottolineato la ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, lo Stato è presente e farà ogni sforzo per garantire legalità e sicurezza. Al fianco, aggiungo io, delle forze dell’ordine, dei magistrati e dei giudici che rischiano la vita per assicurare i criminali alla giustizia e liberare il Paese da tutte le organizzazioni criminali di stampo mafioso. Il Movimento 5 Stelle ha sempre sostenuto la lotta alle associazioni criminali incrementando, ancor prima del covid, le forze dell’ordine che da decenni erano sotto organico.
Ricordo a tutti che la legge Spazzacorrotti è uno dei primi provvedimenti del governo Conte. Quella legge ha avuto così importanti ricadute per il lavoro dei magistrati impegnati in una lotta mortale che tutti noi dobbiamo ringraziare.