L’OCSE oggi lancia un allarme sul sistema della formazione in Italia, che già conoscevamo

0
62

Solo il 3,6% del PIL viene utilizzato per la formazione, contro il 5% della media dei paesi più avanzati.
Si spende troppo poco in istruzione, con un crollo degli investimenti del 9% in pochi anni.
Emerge chiaramente come i vari governi in questi anni abbiano utilizzato scuola e università (e quindi il futuro dei nostri figli) come bancomat per rispondere alla crisi provocata dalla finanza.
L’esito è che aumenta la dispersione scolastica, diminuiscono i laureati e gli immatricolati, dilaga il precariato fra i docenti, e quelli di ruolo hanno stipendi troppo bassi.
È ora di invertire la rotta, subito!
Investiamo su scuola e università pubbliche, alziamo gli stipendi degli insegnanti e chiudiamo la stagione infinita del precariato.