Di solito racconto le storie degli altri cercando di sparire e far perdere le mie tracce, ma questo è uno di quei momenti in cui devi metterci la faccia. Io non so come andrà a finire questa incredibile, affascinante, estenuante avventura che ho iniziato circa 10 mesi fa e che ho condiviso giorno dopo giorno con tutti voi, cercando sempre il vostro contributo e rapportandomi sempre a carte scoperte, onesto, chiaro, trasparente, anche negli errori. Io so per certo che continuerò a fare ricorso a tutte le mie energie, sputerò sangue per fare in modo che questo progetto riesca ad alzarsi in piedi per camminare sulle sue gambe. Ci sono ancora tante storie da raccontare. Intanto ecco a voi il primo libro della mia nuova vita professionale. Le Storie degli altri. Sono le vostre storie, quelle di chi non ha voce, quelle di chi non aveva mai voluto parlare, o non aveva trovato qualcuno disposto ad ascoltarlo. Sono eccitato come quando da bambino mi svegliai a Natale e trovai il camion dei pompieri sul mio letto. Sono fiero, orgoglioso, felice. Ho deciso di fare un salto nel vuoto, nell’ignoto. Ho scelto di rinunciare alla potenza delle case editrici tradizionali e del sistema delle librerie.
Fuori tutti. Questa volta siamo soli. Io e voi. Qui c’è il frutto del mio lavoro e del mio progetto. Se amate le mie storie, il mio stile, l’umanità, l’empatia, prendetelo, fatevi un regalo, fate un regalo a una persona cara per Natale. Le Storie degli altri sono gocce di parole in una pioggia rigenerante, sono balsamo per l’anima lacerata che intravede un nuovo cammino luminoso verso l’orizzonte. Sono storie di eroi del quotidiano, che come fiori sbocciano nonostante il vento, la grandine e gli uragani.
Ho bisogno di tutti voi.
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