LUSSEMBURGO: UN PARADISO ANOMALO

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Solo dall’Italia finiscono in Lussemburgo oltre 8 miliardi di euro. Denaro sottratto al fisco e ai cittadini italiani. Questa situazione è inaccettabile per il nostro Paese e per tutti gli altri Paesi UE che attuano un regime fiscale normale. È necessario che il Lussemburgo e gli altri Stati europei che agiscono di fatto come un paradiso fiscale si adeguino alle normative degli altri Paesi dell’Unione.
L’inchiesta giornalistica OpenLux condotta da “Le Monde” e un consorzio di sedici testate internazionali ora riporta l’attenzione sul Lussemburgo, dopo lo scandalo Luxleaks del 2014.
Nel mezzo c’è stata anche la nomina dell’ex-premier lussemburghese Jean-Claude Juncker a Presidente della Commissione europea dal 2014 al 2019.
Considerato la cassaforte d’Europa per multinazionali, famosi vip e ricchi meno noti o del tutto invisibili. Il Lussemburgo ha recepito alcune normative europee, ma rimane sostanzialmente un paradiso fiscale che attrae capitali da tutto il mondo. Stando ai dati di quest’ultima inchiesta, nel piccolo Paese della UE sono nascosti 6500 miliardi e 124 mila società straniere, di cui 55 mila offshore. Anche le organizzazioni criminali beneficiano di questo paradiso fiscale e riciclano in questo modo il denaro sporco.