M5S, Di Maio: “Il capo politico da solo non può farcela”

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Gli stati generali del Movimento 5 Stelle serviranno “per mettere finalmente in piedi una nuova carta dei valori e anche un’organizzazione più efficace perché da solo il capo politico non ce la può fare”. Così Luigi Di Maio nel corso del comizio a Lamezia Terme in vista delle regionali in Calabria. “Sono fiducioso – ha aggiunto – che possiamo migliorare il movimento. In dieci anni abbiamo approvato tante leggi che erano la nostra identità. Ci sono cose nuove da fare e dobbiamo riorganizzare le nostre forze e i nostri obiettivi”. Governo? Importa approvare le nostre proposte non con chi governiamo “Per noi importante è che ci facciano approvare le nostre proposte, non con chi stiamo al governo” ha aggiunto. Concessioni a Benetton vanno tolte, non riviste “In questo Paese funziona così. Se uno che gestisce le autostrade e fa cadere un ponte perché non ha fatto manutenzione, e noi diciamo che le concessioni vanno revocate e cade il titolo in Borsa, ci vengono tutti addosso e ci dicono che siamo irresponsabili perché stiamo ledendo la credibilità dello Stato. Le concessioni ai Benetton si tolgono, non si rivedono” ha detto Di Maio. “Il livello di aggressività nei nostri confronti è diventato insostenibile da quando, quell’estate in cui è caduto il Ponte Morandi, abbiamo incominciato ad attaccare i Benetton. Noi questa battaglia dobbiamo vincerla. L’abbiamo iniziata un anno fa, è caduto anche un Governo su questo, ma abbiamo fatto un altro Governo perché abbiamo detto chiaramente che bisogna togliere queste concessioni. E le prossime 2-3 settimane saranno determinanti per questo tema”. Meno tasse a Pmi con soldi grandi evasori “Vi prometto che tutti i soldi che recupereremo dai grandi evasori, con la confisca per sproporzione, li mettiamo nell’abbassamento delle tasse alle piccole e medie imprese italiane” ha affermato il ministro degli Esteri e capo politico M5s. “Noi – ha sostenuto Di Maio – aiutiamo chi ha difficoltà a pagare le tasse, l’imprenditore che non riesce a pagare i contributi ai propri operai e a volte deve scegliere se pagare le tasse o i contributi agli operai. E su quello vi prometto che tutti i soldi che recupereremo dai grandi evasori con il carcere e la confisca per sproporzione li mettiamo nell’abbassamento delle tasse alle piccole e medie imprese italiane. Questo – ha concluso Di Maio – ve lo prometto”. Gregoretti fu propaganda, valutino gli inquirenti “Quello della Gregoretti fu un atto di propaganda. Quindi non c’entra niente con il caso Diciotti e bisogna far valutare quell’atto dagli inquirenti” ha spiegato Di Maio sulla Giunta delle autorizzazioni a procedere che lunedì deciderà su Matteo Salvini. “Da vicepremier – ha aggiunto – mi sono autodenunciato per la Diciotti perché l’Europa non voleva prendere migranti. Un anno dopo redistribuiva in automatico”. “La ‘ndrangheta non esiste senza la politica corrotta” “Queste elezioni si giocano su quanti andranno a votare. Se vota il 70 o l’80 per cento dei calabresi, la ‘ndrangheta non conterà più nulla” ha quindi detto Di Maio. “Se la sanità non lavora per voi è perché i politici nominano i loro amici, e quelli danno appalti e consulenze”, ha spiegato, per poi aggiungere: “Trent’anni di ruberie. Non esiste la ‘ndrangheta senza la politica corrotta”. Subito dopo ha affermato: “Domenica si deciderà se vostro figlio dovrà farsi un biglietto di sola andata per Berlino e Londra. Io mi fido di voi, comunque andrà”. Ore cruciali a Berlino per cessate il fuoco “Per la Libia sono ore cruciali e domani sarò a Berlino con il Presidente del Consiglio per la Conferenza che è l’occasione per mettere attorno a un tavolo tutti i protagonisti di questa vicenda e chiedergli il cessate il fuoco” ha detto il ministro degli Esteri.