“Bisogna parlarsi, dialogare e ripartire insieme, uniti. Il Movimento deve mostrarsi capace di reagire agli eventi, deve proporre una visione, deve dare
garanzie su come attuarla, tempi certi ai cittadini”. Così il ministro degli Esteri Luigi Di Maio in una intervista al Corriere della Sera.
“Il documento presentato da Barbara Floridia con l’aiuto di Domenico De Masi – aggiunge – ha tutto il mio sostegno. È quel che al M5S mancava e peraltro racchiude tutte le anime del M5S. Auspico che questa mappa sia la base per tornare a remare uniti nella stessa direzione”.
Svia la domanda su Alessandro Di Battista, che non ha partecipato alla stesura del documento programmatico: “So che era stato proposto anche a molti altri esponenti del M5S, che però non hanno avuto tempo da dedicarci”.
Di Maio parla poi della sindaca di Torino, Chiara Appendino che, afferma “è un pezzo importante del futuro del Movimento”.
Rispetto al terzo mandato, l’ex capo politico puntualizza: “Io non ho capito perché se ne stia parlando, non l’ho mai proposto e non credo se ne debba discutere perché è una regola del Movimento”.
Di Maio parla anche di Casaleggio: “Mi fido di Davide. Ho solo detto che servirebbe individuare un punto di equilibrio tra la Rete, sacrosanta, e i territori. Credo che alla fine ogni cosa prenderà la giusta direzione. Ciò che chiedo è che ogni contributo abbia il fine di costruire, non di distruggere”.
