La vicepresidente del Senato, Paola Taverna, scrive un post in cui chiede “una legge che definisca un metodo chiaro, condiviso, pulito, trasparente agli occhi di tutti, per dare modo ad esperti riconosciuti, a chi lo merita davvero di poter partecipare a procedure selettive. Due principi cardine del Movimento 5 stelle, che trovano consacrazione nella Costituzione, sono la trasparenza e la meritocrazia. Essi devono trovare espressione a tutti i livelli, soprattutto a quelli più alti, a partire dalle nomine dei vertici apicali delle partecipate pubbliche che, quindi, devono avvenire a seguito di una procedura pubblica e non più in segrete stanze. Come cittadina ancor prima che attivista sto seguendo e partecipando alle riunioni online che ci porteranno agli Stati generali del 14 e 15 novembre con temi, idee e progetti per il futuro del Paese e per la riorganizzazione interna del Movimento. Una delle proposte che ho presentato all’innumerevole platea di attivisti e portavoce è un tema su cui insisto da tempo. Un tema che secondo il mio parere va inserito il prima possibile nel dibattito politico – aggiunge Taverna – che rinvia al testo della sua proposta di legge presentata in primavera. Non possiamo continuare ad affrontare il problema parlandone solo quando avvengono le nomine, o quando quei nomi risultano inadatti, immeritevoli a volte indegni. Bisogna dare un’ulteriore scossa a questo Paese. Cambiando certi meccanismi, certi sistemi che non funzionano e cambiarli dall’alto. Siamo qui per questo”.
