Madri detenute, non bastano soluzioni parziali: serve l’ICAM o una Casa Famiglia Protetta

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Abbiamo già depositato un’interrogazione per capire esattamente quali siano i problemi che hanno impedito la realizzazione di un Istituto a Custodia Attenuata per Madri Detenute (ICAM) a Firenze.

La Madonnina del Grappa ha infatti messo a disposizione un edificio, per la cui ristrutturazione sono stati già stati stanziati 700.000 euro dalla Regione Toscana.

Il gruppo Firenze Riparte a Sinistra aveva sollecitato l’Amministrazione sul tema, durante i cinque anni della precedente consiliatura. Rassicurazioni su scadenze mai rispettate sono state le uniche risposte ricevute.

La situazione non è accettabile e la possibilità di allontanare i bambini dal carcere per qualche ora non rappresenta in alcun modo una soluzione definitiva. Sotto Natale i “buoni sentimenti” spingono ad avere maggiore attenzione su situazioni altrimenti rimosse nel quotidiano.

Il tema dell’ICAM accompagna il Comune di Firenze da anni. Riteniamo inaccettabile che oggi ci si muova come se non esistesse una storia di mancanze e azioni non intraprese.

Che il 2020 inizi con una discontinuità forte su questa vergogna del nostro territorio, quale è il nido di Sollicciano come unica soluzione per le madri detenute e i loro bambini.

✍️ Antonella Bundu, Dmitrij Palagi