Maltempo, 9 comuni su 10 a rischio frane o alluvioni

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Le precipitazioni sempre più intense e frequenti con vere e proprie bombe d’acqua si abbattono su un territorio reso fragile dalla cementificazione e dall’abbandono con più di nove comuni su dieci a rischio per frane o alluvioni. E’ quanto afferma la Coldiretti in riferimento all’ultima ondata di maltempo nel sottolineare che sono saliti a 7275 i comuni con parte del territorio in pericolo idrogeologico, il 91,3% del totale ma la percentuale sale al 100% per Liguria e Toscana mentre e al 90% per il Piemonte sulla base dei dati Ispra.

Sono ben 7 milioni gli italiani che – sottolinea la Coldiretti – vivono in queste aree in una situazione di incertezza determinata dall’andamento meteorologico che condiziona la vita e il lavoro. Una realtà aggravata dai cambiamenti climatici con l’eccezionalità degli eventi atmosferici che è ormai diventata la norma anche in Italia tanto che siamo di fronte ad una evidente tendenza alla tropicalizzazione che – evidenzia la Coldiretti – si manifesta con una più elevata frequenza di eventi violenti con sfasamenti stagionali e territoriali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo.

I cambiamenti climatici spaventano 3 italiani su 4 (75%) secondo l’indagine Coldiretti/Ixe’ che evidenzia in una situazione in cui in Italia nei primi nove mesi del 2019 – spiega Coldiretti– ci sono stati 1336 eventi estremi, due volte e mezzo più di quelli della Francia e oltre sette volte in più rispetto a Spagna e Regno Unito. Rispetto allo scorso anno c’è stato in Italia nel 2019 un incremento del +75% degli eventi estremi come nubifragi, tornado, grandinate e tempeste di vento. Il settore agricolo – conclude la Coldiretti – è quello piu’ impegnato a contrastare il surriscaldamento ma anche quello piu’ colpito con danni per oltre 14 miliardi di euro in un decennio, tra perdite della produzione agricola nazionale e alle infrastrutture nelle campagne